HELSINKI – Il Forum per lo scambio di informazioni sull’applicazione del Regolamento REACH, l’organismo dell’ECHA European Chemical Agency che coordina le autorità statali che nei diversi stati membri hanno l’onere di favorire e sorvegliare l’applicazione del regolamento, ha concluso la seconda tornata di ispezioni e ne ha reso pubblico l’esito.
I risultati complessivi dell’ispezione sono simili a quelli rilevati nella precedente campagna ispettiva condotta nel 2009: circa il venti per cento delle realtà ispezionate hanno presentato qualche irregolarità. Il dato migliora di poco il risultato ottenuto nel 2009 quando le irregolarità rilevate si attestavano intorno al 24%.
Nel periodo che va da maggio 2010 ad aprile 2011 sono state condotte 791 ispezioni per verificare l’obbligo di registrazione delle sostanze pericolose e la redazione delle schede dati di sicurezza, SDS (Safety Data Sheet).
Le ispezioni, condotte in 19 paesi della Comunità economica europea, per il 94% dei casi hanno riguardato sia la pre-registrazione che la disposizione delle SDS, schede dati di sicurezza, e per il 6% la sola verifica della predisposizione del progetto.
Le aziende ispezionate erano così suddivise: 449 produttori, 278 importatori, 38 rappresentanti e 436 utilizzatori finali. Le ispezioni hanno verificato la presenza delle schede dati sicurezza per 1969 sostanze e miscele; in 379 casi le schede non erano state predisposte e in 366 casi erano state redatte in modo non conforme al formato e al linguaggio previsto dal regolamento.
Non appena possibile i dati totali e completi del rapporto completo, corredato dalle conclusioni e da raccomandazioni per gli ispettori sarà reso disponibile nel sito dell’ECHA.
Per approfondire:
Chemicals – Inspections conducted from May 2010 to April 2011 (sito Commissione europea);
sito italiano ECHA.