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Salute locali pubblici e lavoro, Relazione 2012 UE sul contrasto al fumo passivo

BRUXELLES – Pubblicata il 22 febbraio 2013 dalla Commissione Europea la Relazione 2012 sull’attuazione della raccomandazione del Consiglio del 30 novembre 2009, relativa agli ambienti senza fumo (2009 / C 296/02), relazione su un documento con cui la Commissione Europea invitava gli Stati membri ad adottare leggi per contrastare il fumo passivo nei locali pubblici al chiuso, nei luoghi di lavoro e sui mezzi del trasporto pubblico.

Il documento, che raccoglie informazioni fornite dai 27 Stati membri, registra significativi passi avanti nel contrasto al fumo passivo ma mette in luce anche persistenti criticità.

Nella media europea risulta nettamente in calo la percentuale di persone esposte al fumo passivo nei bar che dal 46% del 2009 è passata al 28% del 2012. Prendendo in considerazione lo specifico dei dati italiani, l’esposizione a fumo passivo nell’ultimo semestre è stata dell’11%, nei bar e del 7% nei ristoranti, dato che denota un ricorso rispetto della normativa. Il divieto risulta invece molto più disatteso nei luoghi di lavoro: è del 41% la percentuale delle persone esposte occasionalmente a fumo sul posto di lavoro.

Dato positivo riguarda le preoccupazioni sull’impatto economico del divieto di fumare nei ristoranti e nei bar che si sono rivelate quasi del tutto infondate.

22mila i controlli effettuati in Italia per vigilare sul rispetto del divieto tra il 2005 e il 2011.
1478 le sanzioni che ne sono scaturite, 554 comminate per infrazioni del divieto e 924 perché rilevate irregolarità dei cartelli di avviso o perché gli spazi destinati ai fumatori non erano a norma.

Difficoltà sono inoltre emerse in Italia nel far rispettare il divieto di fumo in ambienti particolari quali prigioni, ospedali psichiatrici, ricoveri e negli spazi pubblici all’aria aperta.

L’adozione di leggi di contrasto al fumo passivo ha portato in tutta Europa, e in maniera più significativa in alcuni Stati, a sensibili risultati in termini di miglioramento della salute della cittadinanza: in Belgio, Spagna e Polonia il  crollo significativo del tasso di esposizione al fumo passivo in un breve arco di tempo ha determinato una riduzione dell’incidenza degli infarti e delle malattie a carico dell’apparato respiratorio.

In ultimo si registra l’ampio sostegno dell’opinione pubblica di tutta Europa  alle leggi antifumo.

Per approfondire:
tabacco fumo passivo UE

relazione 2012

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