ROMA – Il 94% degli insegnati italiani di scuola secondaria di I grado è tutto sommato soddisfatto del proprio lavoro, l’88% degli stessi pensa però che l’insegnamento non sia abbastanza tutelato. Questi alcuni dei dati riguardanti l’Italia estratti dal recente rapporto dell’Ocse, Talis 2013 Results an internationa Perspective on teaching And learning, pubblicati dal Ministero dell’Istruzione.
Altri dati. L’87% degli insegnanti di secondaria I grado ha fiducia nelle proprie motivazioni destinate agli studenti poco interessati e il 98% di essi sente di saper portare gli studenti a credere nelle proprie capacità. Per quanto riguarda invece la propria formazione, il 75% partecipa ad attività di sviluppo professionale, una percentuale non altissima, motivata dalla mancanza di incentivi. Le Tic tecnologie e sistemi informativi, sono l’argomento di maggiore interesse formativo.
Struttura del corpo insegnante: il 79% è composto da donne, l’Italia detiene il primato dell’anzianità dei docenti e allo stesso tempo del maggior patrimonio professionale con insegnanti che hanno in media 20 anni di esperienza. La maggior parte dei docenti ha svolto studi universitari, più distante rispetto alla media internazionale il dato riguardante la formazione specifica.
I docenti italiani lavorano infine in scuole più grandi rispetto alla media europea e in queste è in carenza il rapporto tra dimensioni degli istituti e presenza di personale di supporto alla didattica.
Per quanto riguarda i dirigenti scolastici è inferiore rispetto alla media dell’indagine il tempo che dichiarano di impiegare nelle attività burocratiche, ma è maggiore alla media il tempo dedicato alle attività didattiche. Alta la percentuale di dirigenti che partecipa alle attività di sviluppo professionale. “Solo il 5,4% dei Ds negli ultimi 12 mesi non ha partecipato ad alcuna attività specifica di Sp, contro una media Tasli di 9,5%”.
Per approfondire: Miur rapporto Ocse-Talis 2013.