URBINO – Regolazione del rischio, dolo eventuale e sicurezza del lavoro. Note a margine del caso Thyssen, questo il titolo del numero 17 de I Working Papers di Olympus.
L’approfondimento è stato curato da Gabriele Marra, professore associato di Diritto penale nell’Università di Urbino “Carlo Bo”, ed è il compimento della riflessione iniziata sul WP numero 8.
“Il lavoro analizza le criticità che affliggono i criteri di imputazione della responsabilità dolosa per eventi originati da condotte tenute in un contesto ‘a base lecita’ (attività d’impresa). La ricostruzione dei termini del generale dibattito scientifico che ha interessato la definizione del dolus eventualis viene qui svolta anche nella prospettiva definita dalla finalità preventiva che caratterizza la moderna teoria della pena. Ampia considerazione è quindi riservata sia ai dati empirici necessari per dare sostanza agli assunti che alla prevenzione si richiamano, sia alla disciplina extrapenale che, in forza dei positivi risultati che può vantare sul piano dell’efficacia, reclama attenzione da parte del diritto penale e dei suoi interpreti. Il canone costituzionale dell’extrema ratio è ciò che consente l’integrazione di queste diverse prospettive di analisi”.
La riflessione entra nel merito di decisioni che innovano profondamente gli assetti dell’intervento penalistico e in particolar modo intervengono in un contesto, come quello della sicurezza dei luoghi di lavoro, caratterizzato dall’opposizione di interessi frontalmente contrapposti quali “libertà di impresa” contro “salute individuale”.
Il professore muove dall’analisi della sentenza definitiva del processo Thyssenkrupp con la quale la seconda Corte d’Assise di Torino ha condannato il vertice della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni S.p.a per il delitto di omicidio volontario plurimo in relazione al disastro avvenuto il 6 dicembre 2007 nello stabilimento torinese.
Opinione concorde della Procura della Repubblica e della Corte d’Assise di Torino fu che il titolare dei poteri decisionali e di spesa debba pertanto rispondere a titolo di dolo, nella forma del dolo eventuale, per le morti causate dal violento incendio scoppiato nella linea 5 dello stabilimento torinese.
Muovendo da queste riflessioni lo studio amplia la sua indagine alla definizione dei rapporti tra libertà e sicurezza fino ad approfondire tutte le implicazioni relative all’ “Accettazione del rischio” e delle conseguenze cui è soggetto chi, decidendo contro il bene giuridico, assume su di sé la responsabilità dolosa delle sue decisioni.
Per approfondire: Regolazione del rischio, dolo eventuale e sicurezza del lavoro. Note a margine del caso Thyssen (PDF)
I Working Papers Olympus n. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8,9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16: Il potere direttivo oltre la subordinazione.