UDINE – Con l’avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre si moltiplicano le iniziative volte a informare e orientare datori di lavoro e lavoratori che dovranno sottoporsi alla valutazione stress lavoro correlato, previsto dall’articolo 28 del Testo Unico 81/2008. Tra le ultime iniziative segnaliamo l’emanazione da parte della Regione Friuli Venezia Giulia di indicazioni metodologiche: l’ente si prefigge con questo documento di facilitare i datori di lavoro nell’adempimento dei loro obblighi, entro la scadenza del prossimo 31 dicembre 2010, anche nelle more ed in assenza delle linee di indirizzo della Commissione Consultiva Permanente (previste dal’art. 6 del D.Lgs. 81/08).
La metodologia proposta nel documento allegato applica modalità di valutazione consolidate prendendo in considerazione la presenza del fattore stress lavoro correlato, elemento che può aumentare i rischi già presenti o generare nuovi rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Adottando queste indicazioni i datori di lavoro potranno produrre una documentazione di valutazione del rischio completa che potrà facilmente essere aggiornata alla luce delle Linee Guida in emanazione da parte della Commissione Consultiva Permanente.
Considerevole anche l’attenzione rivolta a questo delicato aspetto della vita lavorativa da parte dell’Ordine degli Psicologi Emilia Romagna. Si è infatti tenuta a Bologna lo scorso sabato 16 ottobre una giornata di informazione dal titolo “L’intervento professionale dello psicologo nella valutazione dello stress lavoro-correlato” con l’intento di presentare lo stato dell’arte sulla valutazione dello SLC, continuando così il percorso di servizio ai colleghi iniziato con la pubblicazione del documento “Buone pratiche di intervento sullo stress lavoro-correlato”.
Scopo della giornata è stato inoltre presentare il punto di vista della professione psicologica sulla valutazione dello SLC ai rappresentanti del governo locale, delle aziende, dei lavoratori.
Secondo l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna la valutazione dei rischi legati allo stress lavorativo dovrebbe essere riconosciuto come terreno di elezione per la professionalità degli psicologi per la natura stessa dell’oggetto. Tuttavia la complessità dello stress lavoro-correlato (SLC) fa sì che non sia facile per i professionisti psicologi rintracciare le coordinate del dibattito scientifico e professionale odierno sulle buone pratiche da attuare e per le aziende, gli enti, le organizzazioni non è facile comprendere come soddisfare correttamente i nuovi obblighi. Da qui la necessità di formazione e informazione cui la giornata di sabato ha voluto dare risposta.
Relatori delle giornata sono stati i professori Marco Depolo, docente di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso Università di Bologna, Dina Guglielmi, docente di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni dell’Università di Bologna e Francesco Violante, docente di Medicina del lavoro e Direttore U.O. Medicina del Lavoro all’Università di Bologna e Policlinico Sant’Orsola Malpighi che hanno affrontato temi relativi alla nuova normativa, al rapporto tra Medicina del lavoro e Psicologia del lavoro, agli strumenti e metodi utili alla valutazione SLC, e allo stato dell’arte in materia.
Anche questa iniziativa ha contribuito a diffondere la cultura della sicurezza e della salute sul lavoro e, come afferma Marco Depolo, avvicinato i datori di lavoro a capire che ‘Per le aziende la valutazione e’ un vero e proprio investimento: non si tratta solo di ridurre i costi e la perdita di produttivita’ causati dallo stress, ma anche di aumentare il benessere individuale, a cui si associa un aumento di efficienza dell’intero sistema aziendale’.
Per approfondire:
Regione Friuli Venezia Giulia: Indicazioni Metodologiche per la Valutazione dello Stress Lavoro Correlato
Ordine degli Psicologi Emilia Romagna: Buone pratiche di intervento sullo stress lavoro correlato