BRUXELLES – Presentate al forum di novembre dell’ETUI, European Trade Union Institute, le conclusioni del progetto di ricerca europeo WALQING – Work and Life Quality in New and Growing Jobs, che ha analizzato la qualità del lavoro in cinque ambiti professionali in crescita.
Sono tutti legati al soddisfacimento di bisogni primari i settori che continuano a crescere: la costruzione, la raccolta dei rifiuti, la pulizia, la cura degli anziani e i servizi di ristorazione. In tutti questi settori il numero di posti di lavoro si sta espandendo, ma molte questioni sono state sollevate in merito a condizioni di lavoro problematiche, lavoro precario, salari bassi e mancanza di integrazione sociale.
Alcune caratteristiche rendono simili queste professioni: sono tutte ad alta intensità di manodopera, richiedono mobilità, si confrontano con la pressione dei costi e sono investite dalle questioni relative alla sostenibilità e alla qualità della vita. Per tutte la logica del mercato e della concorrenza esercita una pressione al ribasso che ha gravi conseguenze sulla qualità del lavoro per i lavoratori.
Le conclusioni e raccomandazioni tratte dallo studio fanno riferimento ad alcun principali azioni da intraprendere per meglio tutelare la qualità di lavoro per questa categoria di lavoratori:
- è necessario che siano inserite norme di responsabilità sociali negli appalti pubblici, e cioè che quando Enti pubblici acquistano servizi da queste imprese sia richiesto dall’appalto stesso il rispetto delle norme sociali minime;
- è necessario avviare un dibattito politico sui meccanismi di estensione dei salari minimi per questi settori;
- è necessario esaminare approfonditamente le implicazioni dell’estensione dell’età pensionabile in queste professioni che, con il peggiorare delle condizioni di lavoro, implicano un aumento degli sforzi fisici e mentali;
- poiché queste professioni sono tra le più colpite dai tagli del Welfare, è necessario stabilire un reddito dignitoso per i suoi lavoratori che raggiungono l’età del pensionamento.
Per approfondire: Basic services sectors: more jobs yes, but better?
