BILBAO – Pubblicati da EU-OSHA due report sulla partecipazione dei lavoratori e dei datori di lavoro ai programmi di promozione della salute per migliorare il benessere delle persone sul luogo di lavoro (PSL).
Poiché le persone passano molto tempo nello svolgimento della propria attività professionale, i luoghi di lavoro possono costituire uno scenario importante per l’attuazione di programmi inerenti alla promozione della salute, a vantaggio di tutti: lavoratori, aziende e società.
Punti cardine dei programmi PSL sono il miglioramento dell’organizzazione del lavoro e dell’ambiente di lavoro, la promozione della partecipazione attiva di tutti gli attori del processo e il sostegno all’empowerment e allo sviluppo personale.
Motivi per cui i datori di lavoro possono partecipare ai programmi PSL sono da attribuire a fattori sia interni che esterni all’organizzazione. Tra i motivi interni all’organizzazione figurano l’impatto che i programmi PSL possono avere sui tassi d’incremento della produttività e di produzione, il calo di assenteismo e disabilità per malattia che si registra in imprese che adottano PSL o il miglioramento dei meccanismi di turnover.
Inoltre per via indiretta una società che attua programmi PSL si dimostra spesso in grado di migliorare i servizi al cliente e di aumentarne la fedeltà e ne guadagna un buon ritorno d’immagine.
Motivazioni che possono spingere i lavoratori a partecipare a programmi PSL rientrano invece nell’essere coinvolti nella pianificazione delle azioni, la predisposizione di programmi su misura e la partecipazione nei processi di valutazione dei rischi. I programmi che si dimostrano più efficaci sono quelli che intervengono sia sull’organizzazione sia in merito a specifiche problematiche del singolo lavoratore.
Info: Fattori motivanti per la promozione della salute nei luoghi di lavoro.