BRUXELLES – Pubblicato da Eurofund il rapporto Sviluppi degli orari di lavoro nei contratti collettivi 2012, relazione annuale che fornisce una panoramica sulle dinamiche e sugli sviluppi riguardanti i tempi in Europa (UE15 e UE28).
Sono ancora significative le differenze di orario di lavoro in tutta Europa. La settimana lavorativa media nel 2012 si è attestata sulle 38,1 ore, stesso tempo di lavoro previsto l’anno precedente.
Analizzando il dato si rileva però che la settimana lavorativa si è ridotta di circa 1/2 ora in quindici Paesi UE, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Irlanda, Regno Unito, Danimarca, Grecia, Spagna, Portogallo, Finlandia, Svezia e Austria, mentre si è allungata di circa un’ora e trenta minuti in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Cipro, Malta, Bulgaria, Romania e Croazia.
Disparità si registrano anche per quanto riguarda le ferie che variano da 40 giorni in Germania a 28 giorni in Estonia, dove si lavora in media due settimane di più.
Cambiamenti nell’orario di lavoro rispetto alla precedente annualità si registrano solo in Belgio, Slovacchia, Spagna, Svezia e Regno Unito. In Slovacchia è proseguita la tendenza alla riduzione dell’orario di lavoro mentre la Spagna ha arrestato la tendenza all’aumento. In entrambi i Paesi è stata concordata una riduzione dell’orario di lavoro pari a 0,1 ora a settimana. In Svezia e Regno Unito l’orario di lavoro è cresciuto di 0,1 ore a settimana. In Belgio l’aumento di orario è stato di 0,2 ore a settimana.
Il rapporto confronta anche le differenze di orario di lavoro a tempo pieno in tre diversi settori: il bancario, l’amministrazione pubblica e l’industria metallurgica. Orario più leggero si registra nel settore bancario (37,6 ore settimanali), a seguire la pubblica amministrazione (37,8 ore) e infine l’industria metallurgica con 37,9 ore.
In 21 dei 29 Paesi analizzati nel rapporto le ore effettivamente lavorate hanno superato l’orario di lavoro concordato dai contratti collettivi. Paese in cui l’orario di lavoro effettivo è stato più lungo è la Romania con 41,2 ore nel 2012 (0,1 ora in meno dell’anno precedente). A seguire il Lussemburgo (41,1 ore), il Regno Unito (40,8 ore), la Germania (40,5 ore), la Croazia e Cipro (entrambi 40,3 ore) e la Bulgaria (40,2 ore).
Il paese dove l’orario di lavoro è minore è la Finlandia con 37,6 ore. I lavoratori finlandesi lavorano in media 3,6 ore a settimana in meno di quelli rumeni, dato che sviluppato nell’arco di un anno, corrisponde a più di 4,5 settimane in meno.
Donne e uomini. Gli uomini nella UE 28 lavorano in media due ore di più rispetto alle donne. Distinguendo il dato tra i diversi Paesi si riscontra che nei paesi dell’UE15 gli uomini lavorano 2,3 ore in più a settimana rispetto alle donne, mentre nei nuovi Stati membri, gli uomini lavorano circa 1 ora e 30 minuti in più rispetto alle donne.
Analizzando i dati nazione per nazione le differenze appaiono ancora più marcate: in Irlanda gli uomini lavorano 3,6 ore più delle donne, nel Regno Unito 3,4 e in Italia 3. Di contro la differenza di orari di lavoro tra uomini e donne in Croazia, Lettonia, Lituania e Romania è meno di 1 ora. In Bulgaria è meno di 20 minuti.
Sostanziali le differenze anche in merito alle ferie annuali retribuite. Il dato medio per l’EU28, comprese ferie e giorni festivi, si è attestato a 35,1 giorni (36,6 giorni nell’UE 15 e 30,3 giorni nei nuovi stati membri, NSM13).
Il rapporto rivela grandi differenze tra i Paesi. Sono 40 i giorni di ferie, comprese le festività pubbliche, in Germania seguita da Francia e Italia (39 giorni). Il minore numero di giorni di ferie è rilevato in Ungheria, Lituania, Polonia e Romania, con 29 giorni, e l’Estonia con 28 giorni.
Tenendo conto dell’orario settimanale, dei giorni di ferie e dei giorni festivi, nel 2012, le ore di lavoro per un contratto collettivo a tempo normale sono state in media 1.712 in EU28, con oscillazione da 1678 ore nell’UE15 a 1824 ore in NMS13.
Per approfondire: Differences in working time remain large across Europe.