PERUGIA – Il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il direttore regionale del’Inail, Tullio Gualtieri hanno siglato un nuovo protocollo d’intesa che dando seguito alle iniziative congiunte messe in atto da anni dai due soggetti rinnova l’impegno speso verso la sicurezza dei lavoratori.
Da anni Regione Umbria e Inail lavorano congiuntamente per assicurare ai lavoratori condizioni di lavoro sempre più sane e sicure. Le attività, programmate e realizzate attraverso il Coordinamento interistituzionale si sono rivolte con forza a tutelare le fasce più emarginate della popolazione.
Con il presente protocollo le parti concordano di voler continuare ad operare congiuntamente per promuovere la salute dei lavoratori con azioni formative e informative che abbiano l’obiettivo di costruire una rete relazionale che permetta un continuo scambio di dati e l’unione delle forze per attuare azioni efficaci e innovative.
Nello specifico il protocollo definisce due distinti ambiti di azione.
Si delibera la prosecuzione congiunta di attività di sorveglianza sanitaria sui lavoratori ex esposti a rischio amianto con la partecipazione del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della Azienda Usl 4 e del Centro Medico Legale della Sede Inail di Perugia. Questa azione che coinvolgerà più di mille lavoratori sarà finanziata dalla Regione con 30mila euro e dall’Inail per 170mila euro.
L’attenzione della regione e dell’Inail si posa poi sulla tematica più attuale per quanto riguarda la salute dei lavoratori: lo stress lavoro correlato. E’ infatti di questi prossimi giorni la scadenza per l’avvio della procedura di valutazione dello stress derivante da lavoro.
Regione e Inail hanno stabilito di destinare 50 mila euro per azioni volte a sensibilizzare il mondo datoriale e i soggetti della sicurezza rispetto all’individuazione dello stress quale fattore di rischio per la salute dei lavoratori attraverso la stesura di un progetto operativo che sia in grado di raggiungere i soggetti interessati sia nel settore privato che nel settore pubblico.
Il protocollo stabilisce inoltre che sia costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da specialisti di entrambe le parti, con il compito di stilare il progetto operativo.