VERONA – Come effettuare la valutazione rischio stress lavoro correlato in una azienda di piccole dimensioni? Lo Spisal di Verona, Servizio di Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro, andando incontro alle esigenze delle piccole imprese ha deciso di approntare e diffondere delle Linee operative.
Come noto tutte le aziende italiane, a partire dal 1° gennaio 2011, sono sottoposte all’obbligo di includere nella redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, DVR, una apposita sezione dedicata al rischio stress lavoro correlato.
Le aziende, che si trovano per la prima volta ad effettuare questa valutazione hanno incontrato difficoltà e manifestato la necessità di avere indicazioni semplici e chiare per procedere in modo corretto, sia per tutelare la salute dei lavoratori che per non incorrere nelle sanzioni che una mancata o scorretta valutazione implica. Ricordiamo che il datore di lavoro che non effettua la valutazione del rischio stress lavoro correlato, o la effettua in modo approssimativo e non soddisfacente, in violazione di quanto previsto dall’art.28 del D.Lgs. 81/08, incorre in sanzioni che possono implicare l’arresto da quattro ad otto mesi e una multa dai 5000 ai 15000 euro.
Più che necessario quindi fornire ai datori di lavoro delle linee operative da adottare per eseguire la valutazione in accordo a quanto stabilito dal Ministero del Lavoro.
Le linee operative prodotte dallo Spisal di Verona accolgono la proposta metodologica per la valutazione del rischio stress prodotta dal Network Nazionale per la Prevenzione Disagio Psicosociale nei Luoghi di Lavoro e attuano quanto previsto nelle Linee guida emanate dalla Commissione Consultiva Permanente lo scorso 18 novembre.
Queste linee guida sono rivolte a piccole imprese con meno di trenta lavoratori e prevedono la possibilità di utilizzare una check list unica che è stata revisionata per meglio adattarsi alle realtà produttive che presentano minore complessità organizzativa.La check list da utilizzare per la valutazione preliminare serve a rilevare parametri oggettivi riferiti a
- dati aziendali
- contesto del lavoro
- contenuto del lavoro
Tra gli indicatori aziendali, il datore di lavoro sarà chiamato a rilevare dati che riguardano gli indici infortunistici, le assenze per malattia, le ferie non godute, le vertenze, ecc.
Per quanto riguarda l’analisi del contesto di lavoro gli indicatori da valutare saranno il sistema della gestione della sicurezza e della comunicazione in azienda, l’autonomia dei lavoratori, la suddivisione dei ruoli, ecc.
Per quanto riguarda il contenuto, il datore di lavoro dovrà rilevare dati che riguardano l’ambiente e le attrezzature di lavoro, la pianificazione dei compiti, il carico, i ritmi e l’orario di lavoro.
Con questa check list chi esegue la valutazione del rischio stress lavoro correlato potrà attribuire ai dati rilevati un punteggio che, tirando le somme, darà un’immagine oggettiva della situazione lavorativa in quella azienda collocandola in una specifica fascia di rischio stress lavoro correlato, e determinando quindi se l’obbligo di valutazione si può concludere così o se sia necessario procedere con azioni correttive e valutazioni individuali.
Lo Spisal Verona rende disponibile questo strumento a chiunque ne faccia richiesta.
Tutte le informazioni e il modello di registrazione sono reperibili online presso il sito dell’Ulss Verona 20.