ROMA – Si terrà a Roma il 16 novembre la conferenza stampa CGIL Fillea Flai riguardante la campagna “Stop Caporalato”. Presente il segretario generale CGIL Susanna Camusso.
“Per fermare il traffico illegale di manodopera occorre riconoscere la responsabilità delle aziende che utilizzano le braccia offerte dai caporali e tutelare chi denuncia i propri aguzzini, in particolare i migranti irregolari”. La lotta al caporalato ha visto un primo significativo successo nella pubblicazione del D. Lgs. 13 agosto 2011, n. 138 “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”, il cui art. 12, comma 1, cita: Dopo l’articolo 603 del codice penale sono inseriti i seguenti: “Art. 603-bis (Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro). – Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque svolga un’attività organizzata di intermediazione, reclutando manodopera o organizzandone l’attività lavorativa caratterizzata da sfruttamento, mediante violenza, minaccia, o intimidazione, per ciascun lavoratore reclutato approfittando dello stato di bisogno o di necessità dei lavoratori, è punito con la reclusione da cinque a otto anni e con la multa da 1.000 a 2.000 euroe sancisce quindi la modifica del codice penale con l’inserimento dell’art. 603 bis contro il grave sfruttamento dell’attività lavorativa”. ( leggi anche “Caporalato, un disegno di legge chiede che diventi reato penale” e “Le misure contro il reato di caporalato”).
L’attività CGIL prosegue ora insistendo sulla necessità di riconoscere anche le responsabilità delle aziende che decidono di usufruire di manodopera reclutata in questo modo, dell’introduzione di norme a tutela di chi denuncia i caporali e in particolare nei confronti della categoria già debole e poco tutelata dei migranti, soggetti troppo facilmente esposti al ricatto determinato dalla loro assoluta condizione di bisogno.
La conferenza stampa dalle 10 alle 12 al Centro Congressi della CGIL in via dei Frentani a Roma.
Info: Stop caporalato.